80 anni e ottomila chilometri l’anno
Francesco Calledda, noto Zigheddu, ora si trova a Sassari, in una delle tante tappe sarde del suo viaggio a piedi. È partito dalla Sella del Diavolo, a Cagliari, passando per Sassari, e questo fine settimana sarebbe dovuto arrivare a Santa Teresa di Gallura ma la neve del Nord Sardegna interromperà momentaneamente questo cammino. Non pochi km e un viaggio coraggioso, quello di un uomo che ha la bellezza di 80 anni: “ho qualche acciacco e per questo non posso più correre da un po’ di tempo – ci confida – ma continuerò sempre a camminare, mi ritengo molto fortunato: faccio 8000 km l’anno”.
Assidua presenza nella maggior parte delle edizioni della CRAI CagliariRespira, Francesco sarà una sorta di ospite d’onore della mezza che si terrà domenica 3 dicembre: accompagnerà al traguardo l’ultimo arrivato e lo farà, come lui stesso afferma, “ridendo e scherzando, che sia lui ad aspettare me”.
Un punto di riferimento e incoraggiamento per i 3500 atleti partecipanti, Zigheddu riceverà anche una maglia celebrativa della CRAI CagliariRespira e una coppa come riconoscimento ufficiale delle sue numerose presenze alla manifestazione.
Inutile chiedergli cosa ci sia di bello nei 21km cagliaritani. La risposta è secca e risoluta: “tutto”. Ma la parte che più di tutte lo entusiasma è “il ritrovarsi, la compagnia, lo stare insieme a un gruppo affiatato di persone”. E non mancano gli elogi all’organizzazione, da lui definita “impeccabile, completa, forse tra le migliori mai conosciute; l’ASD Cagliari Marathon Club insieme al Presidente Paolo Serra non sbagliano un colpo, basti vedere quanti atleti hanno portato a New York”.
Nella sua vita e nelle sue avventure a piedi di paesaggi ne ha visti tanti, uno più bello dell’altro, e tra questi racchiude anche la città di Cagliari, dal suo centro storico con le bellezze artistiche e monumentali alla zona del Poetto e delle Saline del Molentargius, paesaggi naturali mozzafiato, “un giardino aperto”. Solo una cosa vorrebbe per quest’evento che da dieci anni si riconferma tra i più partecipati in Sardegna: “spero che prima o poi diventi una maratona a tutti gli effetti; l’iniziativa è talmente bella che penso manchi solo questo traguardo”.
Si ringrazia il Signor Salvatore Marras per la gentile concessione della foto in evidenza.